Mese di gennaio 2020 – esempio

Pubblicato giorno 1 febbraio 2020 - Senza categoria

Alcuni momenti del mese di gennaio

Liturgia della Natività presso la Casa di Accoglienza Aria di festa presso la Casa di Accoglienza: il presepe allestito nel camino, gli alberelli di Natale in ogni angolo, le operatrici indaffarate a trasportare gli anziani in carrozzella nel salone preparato per la Santa Messa. Carla Radici, presenza sempre gradita, prova i canti natalizi accompagnandosi con la sua pianola, Don Mario introduce con semplici riflessioni il senso vivo del Natale. ” L’uomo non è più solo, poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio per essere nostro fratello, partecipe del nostro destino”. Così la Scrittura: Gesù è dono d’amore per gli uomini, è il Salvatore, l’inviato da Dio che si prende cura di noi. E ci vuole bene anche se peccatori, perché grande è la sua misericordia. Questo è il senso del Natale. Il racconto dei pastori di Betlemme fatto da Don Mario all’omelia, ci ha riempito di meraviglia e di commozione. L’annuncio della nascita di Gesù non è portato ai grandi della terra ma agli umili pastori che vegliano il gregge nella campagna circostante. Quello che sorprende – la sottolineatura di Don Mario – è l’atteggiamento di accoglienza e di disponibilità da parte dei pastori : “partirono senza indugio e trovarono Maria Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia.” Non si scandalizzano di fronte al Salvatore del mondo adagiato nella mangiatoia, pensano ,invece, che Dio ama davvero tutti gli uomini, anche i più poveri , dal momento che si pone al loro rango! Una scoperta meravigliosa da comunicare al mondo intero. A noi per primi:”Senza la rivelazione degli angeli non capiremmo mai che quel bambino deposto nella mangiatoia è il Signore. E senza il bambino deposto nella mangiatoia non capiremmo mai che la gloria del vero Dio è diversa dalla gloria dell’uomo. L’uomo vuole salire, comandare, prendere; Dio vuole scendere, servire, dare. E’ il nuovo ordinamento delle cose.” E Maria? Osservava e meditava: serbava tutto nel cuore. Altro insegnamento per noi: di fronte al mistero che ci sovrasta, chinare il capo, e rifletterci su … L’augurio di Don Mario per gli anziani è stato quello di fare spazio al Bambinello con la preghiera , sentirlo vicino e affidare a Lui il mondo intero. Buon Natale e pace in ogni casa.

La tombolata dell’Epifania. Solidarietà e divertimento Edizione 2020 della tradizionale tombolata presso la Casa di Accoglienza. Si è svolta nel soggiorno dove si celebra la Messa. Sono stati riuniti i tavoli al centro e sistemati intorno i giocatori. Dagli scaffali in bella vista i premi arrivati da Perugia e Marsciano, cesti colmi di ogni ben di Dio: collane, bracciali, anelli e varia bigiotteria, vestiario di ogni tipo. L’assenza di Don Mario si è però avvertita molto, ci sono mancate le sue battute spiritose, ci sono mancati anche i due giovani del Servizio Civile. Il vuoto è stato riempito dalla animatrice Valentina che ha guidato il gioco con molta abilità. Una preghiera, un canto e la tombolata ha preso il via. Appena qualche minuto e già si grida al primo ambo. L’atmosfera si riscalda, i premi sono belli e interessanti, appagano le attese e i desideri. I giocatori sgranano gli occhi dinanzi a tanta bellezza e utilità: fazzoletti di seta, sciarpe di lana, borse, gioielli, libri e tanti oggetti natalizi, bambinelli e angioletti per i nipotini che verranno a fare gli auguri ai nonni. Alle ore 11.10 la prima tombola vinta da Giancarlo, la seconda da Marianna, seguita dal tombolino sorteggiato da Rose Mary, che fa il giro dei tavoli e ride, ride, ride. Tanti gli applausi, tutti contenti. I numeri da estrarre sono finiti, i premi rimasti saranno portati alle persone allettate e resta anche qualcosa per l’emporio di Schiavo. Una preghiera,un canto e la tombolata 2020 si è chiusa tra risate e applausi fragorosi ….

Angelina Gravina

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